Prima di decidere quale forma di mutuo richiedere è importante prestare attenzione a
Spread: differenza fra il tasso di riferimento e il tasso di interesse applicato.
TAEG: è il Tasso Annuo Effettivo Globale e indica il costo totale del mutuo su base annua espresso in percentuale sull’ammontare del finanziamento concesso.
Piano di ammortamento: è un programma di estinzione di debito o abbassamento/estinzione del capitale di credito che è bene valutare prima di richiedere un mutuo.
Tutti i costi: è importante tenere in considerazione tutti i costi aggiuntivi del mutuo, ovvero le imposte, le spese di istruttoria, le spese di perizia, le spese notarili e il costo del premio di assicurazione.
Tempi: i tempi effettivi oscillano tra i 30 e i 60 giorni ma è importante conoscere tutti gli step intermedi che intercorrono tra la presentazione della documentazione e l’effettiva erogazione del mutuo.
Cosa sapere prima di scegliere
Prima di scegliere è indispensabile conoscere
i documenti necessari per richiedere un mutuo
i tempi effettivi che intercorrono tra la presentazione della documentazione e l’effettiva erogazione del mutuo
le garanzie richieste dall’intermediario
i costi aggiuntivi del mutuo
I documenti
Solitamente i documenti necessari per richiedere un mutuo riguardano
informazioni anagrafiche del mutuatario (età, residenza, stato civile ed eventuali convenzioni patrimoniali stipulate fra i coniugi);
informazioni che certificano la capacità di reddito del mutuatario:
– per i lavoratori dipendenti, la dichiarazione del datore di lavoro che attesta l’anzianità di servizio, almeno l’ultimo cedolino dello stipendio e la copia del modello CUD, il modello 730 o il modello Unico
– per i lavoratori autonomi, le ultime dichiarazioni dei redditi e l’estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato;
– per i liberi professionisti, le ultime dichiarazioni dei redditi, l’estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato e l’attestato di iscrizione all’albo.
I tempi del mutuo
I tempi effettivi che intercorrono tra la presentazione della documentazione e l’effettiva erogazione del mutuo solitamente oscillano tra i 30 e i 60 giorni.
Gli step intermedi sono
la valutazione del reddito
la perizia tecnica e la relazione notarile
la delibera finale sulla concessione del finanziamento
la firma del contratto
Le garanzie
Le garanzie più diffuse sono
L’ipoteca: ovvero il diritto di garanzia che dà al mutuante il diritto di far vendere il bene di proprietà del debitore se quest’ultimo non può restituire il finanziamento. Il debitore, ad ogni modo, può continuare ad abitare nell’immobile ipotecato, affittarlo e in alcuni casi anche venderlo, ma ciò richiederebbe maggiori garanzie da parte del finanziatore.
Per questo motivo l’immobile di proprietà del mutuatario viene sottoposto a perizia per determinare il suo valore monetario.
La fideiussione: è la garanzia che viene rilasciata da un soggetto diverso dal mutuatario, detto garante, il quale risponde della restituzione dell’intero finanziamento con tutti i suoi beni.
Esistono costi aggiuntivi? Quali?
Oltre al tasso di interesse esistono altri costi:
le imposte, ovvero una somma che il cliente deve pagare se il mutuo gli è stato concesso da una banca o da una società finanziaria. L’ammontare dell’imposta varia in base al mutuante;
il compenso all’intermediario per le spese di istruttoria, ovvero per le pratiche e le formalità necessarie all’erogazione del mutuo. Questo compenso può essere calcolato sia in misura fissa sia in misura percentuale sull’ammontare del finanziamento;
le spese di perizia, effettuate da un tecnico indicato dall’intermediario, che attestano il valore dell’immobile da ipotecare;
le spese notarili per il contratto di mutuo e l’iscrizione dell’ipoteca nei registri immobiliari;
Cosa fare dopo la chiusura
Dopo la chiusura del mutuo, il mutuatario deve ricevere il suo rendiconto, con il riepilogo di tutte le operazioni effettuate e il Documento di Sintesi, un documento unito al contratto nel quale sono riportate tutte le condizioni economiche.