Le carte di credito revolving sono normali carte di credito che consentono di rimborsare a rate il saldo di fine mese. Il cliente è, quindi, libero di effettuare i suoi acquisti e di rimborsare le spese un po’ alla volta, scegliendo, di mese in mese, l’importo che preferisce pagare, purché esso non sia inferiore alla rata minima stabilita nel contratto (solitamente il 5% del fido concesso).
Perché scegliere una carta revolving?
Le carte revolving sono le uniche vere carte di credito, nel senso stretto della parola, dato che, rispetto alle altre carte, contengono in più anche un prestito, cioè un credito nei confronti del titolare. In questo modo, offrono al cliente la possibilità di acquistare beni indipendentemente dalla disponibilità di fondi sul conto corrente e di restituire il debito tramite comode rate mensili.
Il limite di debito cumulabile è solitamente tra i 2.000,00 e i 4.000,00 euro e la disponibilità di credito si ristabilisce man mano che le rate vengono pagate.
Quali sono gli interessi da pagare?
Alle somme spese e non interamente rimborsate, nel mese successivo viene applicato un tasso di interesse. Invece, se la carta non viene utilizzata o le spese effettuate vengono rimborsate per intero, non è previsto alcun interesse.
Cosa valutare prima di scegliere una carta revolving?
Gli elementi da valutare per la scelta di una carta revolving sono:
il T.A.N. (tasso annuo nominale di un prestito, che non tiene conto di spese e commissioni)
il T.A.E.G. (costo effettivo di un prestito personale)
le spese fisse (ad esempio la quota associativa annuale, il costo delle commissioni, etc.)
Si tratta quindi di soluzioni da valutare con molta attenzione.