Per finanziare il debito pubblico, lo stato italiano ricorre, oltre ai BOT, all’emissione di altre tipologie di titoli a medio e lungo termine, tra i quali un’importanza di assoluto rilievo è rappresentata dai Buoni del Tesoro Poliennali o BTP.
Caratteristiche principali
I BTP sono titoli a media o lunga scadenza, che riconoscono una cedola fissa di interessi ogni sei mesi, rendendoli quindi uno strumento ottimale per tutti coloro che vogliono poter contare su un’entrata certa e continuativa.
Altro aspetto che li rende particolarmente apprezzati sia dagli investitori istituzionali che privati, è che i BTP sono facilmente liquidabili: infatti possono essere scambiati in Borsa sui mercati regolamentati (es. MOT, MTS, ETLX) ad un taglio minimo di 1000 Euro.
Tuttavia in un’ottica speculativa o di liquidabilità, la lunga durata fa sì che il loro prezzo di mercato sia soggetto ad oscillazioni, tanto più sensibili quanto più è la durata residua: infatti la quotazione di scambio del BTP è influenzata dalla variazione dei tassi di interesse, se i tassi salgono il prezzo dei BTP scende, e viceversa.
Durata
Le scadenze fissate per i BTP possono essere a 3, 5, 10, 15, 30 anni (il BTP decennale è quello assunto come riferimento per lo spread rispetto a titoli di stato stranieri), ma recentemente si sono viste anche emissioni straordinarie con durata diversa.
Modalità di Collocamento e rimborso
Diversamente dai BOT, i BTP sono collocati mediante “asta marginale”, modalità in base alla quale l’intero collocamento avviene ad un unico prezzo per tutti i sottoscrittori, pari al minimo offerto tra tutti coloro che sono risultati aggiudicatari dell’asta.
Il taglio minimo sottoscrivibile è di 1000 euro, e normalmente il prezzo di emissione è alla pari, o con leggero sconto (ad esempio prezzo di emissione 99,5 e prezzo di rimborso 100).
Il rendimento di conseguenza è costituito dall’ammontare delle cedole oltre all’eventuale sconto all’emissione.
Il rimborso avviene con singolo pagamento alla pari alla scadenza prefissata.
Le aste di collocamento avvengono con la seguente periodicità:
BTP a 3 anni: 2 volte al mese,
BTP a 5 e 10 anni: 1 volta al mese
BTP a 15 e 30 anni: vengono offerti con cadenza trimestrale, normalmente alternandosi.
BTP€i – BTP indicizzati all’inflazione europea.
Il BTP€i è una tipologia particolare di BTP che fornisce all’investitore una protezione contro l’aumento dei prezzi: sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate semestralmente sono infatti rivalutati sulla base dell’inflazione nell’area Euro.
In altre parole il BTP€i garantisce alla scadenza, oltre al valore nominale del capitale sottoscritto,anche il recupero della perdita di potere d’acquisto realizzatasi nel corso della vita del titolo.
Le cedole pagate al sottoscrittore sono di importo variabile, ma garantiscono un rendimento costante in termini di potere d’acquisto, infatti l’ammontare di ciascuna cedola è calcolato nel seguente modo:
capitale x tasso di interesse fissato all’emissione x tasso di inflazione relativo agli ultimi 6 mesi
La quotazione sul mercato è effettuata in termini “reali”, cioè non tiene conto della componente di indicizzazione, mentre invece il prezzo di negoziazione, cioè il prezzo a cui vengono acquistati/venduti i BTP€i, è ottenuto moltiplicando il prezzo di quotazione per il “coefficiente di indicizzazione” relativo alla data della transazione.