I Closed end Fund sono degli ETF
il cui nome, letteralmente, significa
“fondo di investimento chiuso”.
Giuridicamente sono delle
normali società per azioni quotate in Borsa,
che investono in valori mobiliari,
nei limiti indicati dall’oggetto sociale.
Tutti gli ETF sono infatti holding di partecipazioni,
esattamente come IBM, Exxon o General Electric.
L’attività dei Closed-end Funds,
a differenza degli Index ETF,
è affidata a managers che sviluppano
le proprie strategie di investimento.
Da notare come le scelte di investimento
di un Closed-end Fund possano essere fatte
con serenità, in un’ottica di medio lungo periodo;
mentre nei fondi aperti (Open-end Funds)
le scelte del gestore sono sempre condizionate
dall’andamento delle nuove sottoscrizioni e dei riscatti.
Inoltre, per loro stessa natura di società quotate,
i Closed-end Funds sono meno costosi dei fondi aperti
in quanto non abbisognano delle reti di distribuzione,
il cui costo viene sempre scaricato sugli investitori.
CARATTERISTICHE DELL’INVESTIMENTO
L’andamento delle quotazioni dei Closed-end Funds (CEF) è influenzato sia dall’andamento della gestione che da quello dello specifico settore di investimento a cui il singolo CEF si rivolge.
· Le azioni dei CEF sono quotate in mercati azionari liquidi e regolamentati per cui le operazioni di acquisto e di vendita
risultano agevoli, veloci ed economiche: la maggior parte dei CEF è quotata al NYSE
· Le azioni dei CEF permettono, anche ad un piccolo investitore, una economica forma di diversificazione in certi casi in
grado di limitare al rischio sistemico le sorti del capitale investito.
· Il trattamento fiscale per gli stranieri non residenti (NRA = Non Resident Alien) si limita ad una ritenuta secca del 15% sui
dividendi, escludendo ogni tassazione del capital gain eventualmente realizzato, sulla base di una autocertificazione rilasciata con il modello W-8BEN che viene fornito direttamente dal broker americano. Naturalmente, quest’ultimo non ha nessun rapporto con il fisco del vostro paese di residenza. Ragion per cui, sarà solo il vostro senso morale e la vostra coscienza civica a dirvi come regolarvi in merito.
· La quasi totalità dei CEF offrono la possibilità di reinvestire, automaticamente e gratuitamente, i dividendi per mezzo di
un Dividend Reinvestment Plan (DRIP).
I Closed end Funds di cui parliamo sono giuridicamente delle società per azioni quotate in Borsa, che investono in valori mobiliari. In pratica sono delle holding di partecipazioni che investono in titoli di aziende considerate meritevoli di attenzione dal management, all’interno di un campo di azione stabilito dall’oggetto sociale. Per cui, considerarli ai fini fiscali degli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR), non sembra corretto.
Sotto il profilo fiscale, infatti, negli Stati Uniti gli investitori stranieri non residenti ( Non Resident Aliens – NRA) pagano una ritenuta secca del 15% sui dividendi percepiti e sono esentati da ogni imposizione sul capital gain, come per tutte le altre operazioni di investimento in titoli azionari. Unica formalità, compilare ogni due anni il modulo W8-Ben: una semplice autocertificazione del proprio status di stranieri non residenti.
Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) sono invece senz’altro i fondi comuni di investimento (Open-end Funds o Mutual Funds): una forma di gestione all’ammasso di denari raccolti con le sottoscrizioni dei risparmiatori, usando reti di procacciatori. Peraltro, abbastanza onerose.
Con tali fondi, inoltre, i tempi e i modi previsti dai prospetti informativi sono tali per cui il risparmiatore compra praticamente al buio, non avendo alcun controllo sulla tempistica del suo investimento. Mentre quando vorrà rientrare in possesso del proprio investimento, si troverà nella medesima situazione di impotenza.
La differenza fra fondi comuni e Closed-end Funds, quindi, non sta solo nei costi, molto inferiori nei Closed-end Funds, ma soprattutto nel controllo e nella tempestività di azione. Come tutte le società quotate, i Closed-end Funds redigono bilanci e tengono assemblee, alle quali si può partecipare anche via internet. Quanto alla tempestività, per vendere una azione di un Closed-end Funds ci vogliono secondi, per riscattare un fondo comune di investimento possono passare giorni e talvolta anche settimane.
Attenzione, infine, a certi tipi di fondi chiusi non quotati in Borsa che vengono collocati in Europa e che, come nel caso di alcuni fondi chiusi immobiliari, non riescono nemmeno a garantire la liquidazione dell’investimento!