Quando si accende un mutuo, molto peso ha la scelta del giusto tasso d’interesse. Il tasso, infatti, può fare veramente la differenza fra un mutuo piuttosto che un altro. Diciamolo subito, per chiarezza: non esiste un mutuo perfetto ma solo un mutuo più congeniale alle esigenze individuali; di conseguenza, anche i tassi non sono mai oggettivamente e universalmente validi, ma saranno più adatti ad una peculiare situazione finanziaria.
Per scegliere il proprio tasso d’interesse, innanzitutto, occorre avere ben chiara la propria situazione economica e finanziaria, al propria propensione al rischio, agli imprevisti, alla variabilità.
Il ritornello che tutti ci proponiamo è sempre lo stesso, tasso fisso o tasso variabile appunto, lo si può scegliere solo dandosi una risposta sincera e onesta alle domande precedenti.
Per aiutarci nella scelta possiamo fare riferimento a una ricerca recete, secondo la quale un mutuo richiesto per un importo di 100mila euro, con tasso variabile e con durata ventennale, in media ha una rata di 545 euro mensili. Diversamente, un mutuo di uguale importo e uguale durata, ma con un tasso fisso, ha una rata media di 700 euro. Non lasciamoci trarre in inganno, però, da queste cifre, apparentemente inequivocabili.
Infatti, non c’è da dimenticare che il costo delle rate è fortemente influenzato dal costo del denaro, che invece è in continua oscillazione. In rapporto a questo fattore, quindi, è consigliabile scegliere un mutuo a tasso variabile solo se si è in grado di sopportare, soprattutto economicamente, le oscillazioni del mercato e quindi di una rata che, da un mese all’altro, può cambiare anche considerevolmente d’importo, fino al 40 o 50% in più, che si traduce in una rata che aumenta anche di 200 euro in un mese. Vien da sé, quindi, che tale imprevedibilità generi anche una certa ansia. Risultato, sconsigliato un tasso variabile ai deboli di cuore, a chi non ama l’imprevedibilità, a chi sa di non poter contare da un mese all’altro su una disponibilità finanziaria per coprire gli aumenti o comunque a chi ha intenzione di chiedere un mutuo di durata superiore ai 15 anni. Meglio optare, ad occhi chiusi, per un mutuo a tasso fisso.