Trenord, società partecipata di Trenitalia che si occupa dei trasporti regionali in Lombardia, è diventata tristemente famosa per i disservizi causati negli ultimi mesi da un guasto del sistema informatico. Mentre i treni subivano ritardi o cancellazioni, i passeggeri hanno inizato a domandarsi quali fossero le modalità di rimborso di biglietti e abbonamenti. Cerchiamo di capire allora come funziona il sistema rimborsi e indennizzi Trenord.
La società stabilisce che, nel caso di biglietto non convalidato, è possibile chiedere il rimborso a condizione che la richiesta sia presentata entro i limiti di validità dello stesso, presso le biglietterie di stazione, i MyLink Point o inviando un modulo apposito a Trenord. In caso di biglietti convalidati, invece è possibile il rimborso solo a patto che la richiesta sia presentata entro 30 minuti dal momento della convalida, con l’unica eccezione dei casi in cui le biglietterie siano chiuse o ci si trovi in stazioni senza personale, nel qual caso si può inviare la richiesta a Trenord entro tre giorni dal momento della convalida.
Vediamo ora quali sono le diverse opzioni di rimborso Trenord
Rimborso integrale del biglietto, le condizioni per richiedere il rimborso integrale sono la soppressione del treno; la partenza ritardata di almeno 1 ora o motivi personali del viaggiatore, nel qual caso l’azienda trattiene il 10% del costo del biglietto. In questo caso, inoltre, non verrà accordato alcun rimborso se la somma da corrispondere, dopo l’applicazione della trattenuta, è pari o inferiore a 4 euro a biglietto.
Rimborso parziale del biglietto, è possibile richiedere il rimborso parziale in caso di utilizzazione parziale del percorso; in caso di viaggio in classe inferiore per l’assenza di classe superiore come invece indicata dall’Orario Ufficiale; o per il non utilizzo di mezzi alternativi messi a disposizione per una mancata coincidenza, dipendente dal ritardo/soppressione o interruzioni del servizio.
Rimborso integrale dell’abbonamento, è possibile anche richiedere il rimborso dell’abbonamento, qualora vi sia una interruzione di linea protratta per più di 10 giorni senza servizio sostitutivo, o anche per malattia dell’abbonato (con certificato medico) e/o eventi eccezionali che impediscano all’utente di fruire dell’abbonamento per più di 15 giorni consecutivi.
Oltre al rimborso, è possibile richiedere anche un indennizzo, nel caso in cui il viaggio effettuato venga ocncluso con un ritardo alla destinazione finale superiore ai 60 minuti. I risarcimenti minimi previsti in caso di ritardo sono il 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti e il 50% qualora il ritardo sia pari o superiore a 120 minuti. Vediamo infine quali sono i casi di esclusione dal rimborso, ovvero le situazioni in cui Trenord può a sua discrezione non ammettere il rimborso dei biglietti.