L’europrogettista si pone come tramite tra gli enti che erogano i finanziamenti (in particolare per l’Italia la Commissione Europea) e chi intende avvalersene, seguendo successivamente anche l’aspetto della fruizione dei fondi. Cura l’ideazione del progetto e la sua condivisione tra gli enti interessati; contribuisce a individuare gli obiettivi strategici, possibilmente con la collaborazione di tutte le realtà coinvolte; assegna e organizza le risorse e determina gli strumenti che sono più adeguati al progetto da sviluppare; monitora e valuta il progetto stesso, definendo gli strumenti e le metodologie migliori per questo scopo.
Formazione
L’europrogettista deve avere competenze giuridiche, economiche e sociologiche supportate da un’ottima conoscenza di strumenti quali i Fondi Strutturali (tra i più recenti: FESR – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e FSE – Fondo Sociale Europeo), i Programmi di Iniziativa Comunitaria e le altre opportunità di sviluppo offerte dall’Unione Europea. Oltre alle competenze tecniche deve possedere ottime capacità relazionali per gestire le dinamiche di gruppo delle equipe di lavoro.
E’ fondamentale la conoscenza delle lingue straniere, in primo luogo l’inglese.
Non è indispensabile la laurea, anche se può essere utile specializzarsi con master post universitari dopo aver frequentato corsi in discipline umanistiche, giuridiche o economiche. L’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà. È consigliabile, quindi, rivolgersi direttamente alle segreterie delle università per ottenere informazioni specifiche o visitare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
I master post laurea sono organizzati dalle Università in collaborazione con gli Enti di Formazione. Per ottenere informazioni dettagliate sull’offerta formativa, è consigliabile contattare le segreterie universitarie.
Una valida opportunità di formazione è costituita dai corsi organizzati presso la sede di rappresentanza della Camera di Commercio italiana a Bruxelles, rivolti anche a neolaureati con lauree di primo livello.
Accesso alla professione
Non esistono leggi che regolamentano la professione o albi professionali a cui iscriversi.
L’europrogettista può lavorare presso società di consulenza sulla progettazione europea, o come libero professionista, prestando consulenza a soggetti terzi interessati a ottenere finanziamenti oppure può far parte dello staff di enti pubblici e privati che richiedono fondi con una certa continuità (comuni, università, agenzie di sviluppo, enti di formazione, associazioni).
Le politiche europee sono orientate all’attuazione della governance (cioè il processo di ammodernamento delle pubbliche amministrazioni) e la programmazione istituzionale locale ne ha assunto i principi e le metodologie. In questo quadro l’europrogettista è una figura professionale emergente.