Si fa presto a dire annunci di lavoro: in realtà dietro quelle poche righe, spesso visualizzate secondo schemi precisi, si nascondono differenze anche sostanziali. Bisogna quindi prestare attenzione non solo al senso generale dell’annuncio, ma anche alle diverse sfumature dei termini utilizzati. Per essere sicuri di aver letto nel migliore dei modi gli annunci di lavoro, esistono alcuni accorgimenti, che andiamo a vedere di seguito.
Titolo dell’offerta e figura ricercata, l’attenzione cade subito sul titolo dell’annuncio, che spesso aiuta a compiere una prima selezione tra offerte adatte al nostro profilo e altre che lo sono meno. Risulta essere importante capire però che lo stesso job title può rappresentare ruoli anche molto diversi, perché ogni azienda utilizza i titoli in base alla propria struttura organizzativa. La cosa migliore è quindi dedicare alla lettura tutto il tempo necessario, cercando di cogliere le diverse sfumature per capire bene cosa sta cercando in concreto l’azienda.
Uso del grassetto e del maiuscolo, quando in annuncio vengono evidenziate alcune parole in grassetto o attraverso l’uso del maiuscolo, questo significa che il selezionatore considera tali parole come il cuore della ricerca. Questo vale a maggior ragione quando ad essere sottolineate sono specifiche qualifiche o conoscenze: se le trovate in grassetto o maiuscolo, con molta probabilità vuol dire che chi non le possiede non verrà preso in considerazione, anche se il resto del Cv è coerente con l’annuncio.
Esperienza gradita o richiesta, nel leggere gli annunci, bisogna prestare attenzione alle espressioni utilizzate e soprattutto agli aggettivi che accompagnano le richieste dell’azienda. Quando si parla di qualifiche, ad esempio, l’annuncio può elencare una serie di conoscenze considerate gradite accanto ad altre ritenute invece fondamentali. Tra le due vi è differenza, così come cambia le carte in tavola la presenza di una specifica “esperienza nel ruolo”.
Conoscenza lingue, spesso negli annunci viene richiesta la consocenza di una o più lingue, considerate facoltative o prerequisito fondamentale. In questo secondo caso, è inutile inviare il curriculum se non si possiede tale conoscenza, perché sicuramente la lingua sarà oggetto di esame in sede di colloquio. Meglio essere onesti e indicare sempre e solo le lingue conosciute.
Chiedete chiarimenti, se un annuncio di lavoro vi sembra poco specifico oppure ci sono alcuni punti che non riuscite a comprendere, prendete un po’ di tempo richiedendo ulteriori chiarimenti all’azienda. Questo sarà sinonimo di interesse e vi aiuterà in ogni caso a capire se il vostro profilo è effettivamente in linea con quanto cercato dai selezionatori.