Il bibliotecario è lo specialista che si occupa di creare, organizzare, conservare e gestire le raccolte librarie.
Più nel dettaglio, egli identifica la raccolta libraria, si accerta del suo stato di conservazione e progetta gli eventuali interventi di restauro. Pianifica l’accrescimento della collezione e si occupa di catalogare, soggettare e classificare i nuovi acquisti, nonché della loro collocazione negli scaffali aperti oppure in deposito. Compatibilmente con il tipo di biblioteca e il suo regolamento interno, gestisce le operazioni di prestito e di consultazione dei volumi all’utenza e di prestito interbibliotecario. Si occupa del reference, ossia aiuta i visitatori a utilizzare il catalogo, fornisce informazioni ed effettua ricerche bibliografiche. Fra i suoi compiti rientrano anche la promozione del servizio, del patrimonio documentario posseduto dalla biblioteca e della lettura in generale.
Le mansioni specifiche di ogni bibliotecario possono variare molto a seconda del tipo di biblioteca in cui svolge la sua professione.
Nelle biblioteche civiche, aperte a un’utenza molto variegata per età e cultura, le sue mansioni comprenderanno l’organizzazione di eventi (ad esempio conferenze, incontri con gli autori, esposizioni), le operazioni di scarto dei volumi troppo datati o usurati, i consigli di lettura, le letture ad alta voce ai bambini.
Le biblioteche storiche o specialistiche, invece, richiederanno un bibliotecario in grado di catalogare e restaurare i volumi antichi e di aiutare gli studiosi in ricerche bibliografiche molto specifiche.
Per svolgere questa professione sono necessarie, oltre alla conoscenza delle tecniche di catalogazione e degli appositi software, anche una buona cultura generale, mentalità analitica, pazienza, precisione e amore per i libri e la lettura.
Formazione
Per intraprendere la professione di bibliotecario è preferibile acquisire una preparazione in ambito umanistico.
La riforma dell’istruzione prevede la possibilità di iscriversi al Liceo Classico. Per maggiori informazioni e per verificare l’offerta formativa, si consiglia di contattare i singoli Istituti Scolastici.la.
Dopo avere conseguito il diploma, è consigliabile proseguire gli studi in ambito universitario.
Le classi di laurea triennale più adatte per prepararsi alla professione sono
L1 – Beni culturali
L43 – Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali.
Dopo avere conseguito la laurea di primo livello, è possibile proseguire gli studi per un ulteriore biennio e ottenere quella magistrale. In questo caso, il corso più indicato è quello di Archivistica e biblioteconomia, appartenente alla classe LM-5, che offre una formazione completa, sia teorica sia pratica, nel campo della gestione, della conservazione e del restauro di biblioteche e archivi.
Per informazioni sugli enti di formazione presenti sul proprio territorio e sui corsi da loro attivati, è consigliabile rivolgersi agli Informagiovani locali.
Accesso alla professione
Alla professione di bibliotecario si può accedere tramite concorso pubblico, lavorando per una cooperativa o per assunzione diretta.
Per partecipare ai concorsi pubblici è sempre indispensabile il diploma di scuola secondaria di secondo grado, mentre ulteriori titoli di studio possono essere richiesti per ricoprire ruoli direttivi o di organizzazione. L’Attestato di specializzazione professionale regionale e la laurea magistrale in Archivistica e biblioteconomia valgono, in ogni caso, come titoli preferenziali, così come l’esperienza pregressa nel campo. Solitamente i concorsi sono per titoli ed esami, quindi prevedono anche una o più prove scritte e un colloquio orale. Gli argomenti d’esame variano a seconda della mansione e vengono specificati sul bando di concorso, ma generalmente includono biblioteconomia, catalogazione e diritto.
Spesso le biblioteche appaltano lo svolgimento di una parte dei loro servizi a cooperative esterne, presso le quali è possibile trovare lavoro. Questi impieghi, essendo vincolati alla durata degli appalti, non offrono garanzie di continuità.
Le fondazioni private, invece, possono assumere personale bibliotecario in modo diretto, esaminando i curricula che ricevono. Nella maggior parte dei casi si tratta di biblioteche specialistiche o tematiche, quindi i titoli di studio richiesti possono essere molto specifici.