L’esperto in gestione delle risorse umane lavora a stretto contatto con le aziende e pianifica, in base agli obiettivi da raggiungere, quanta sia la forza lavoro necessaria e quali siano le competenze che il personale deve avere per soddisfare i fabbisogni qualitativi e quantitativi dell’azienda.
Le sue funzioni sono sostanzialmente quattro: selezione, formazione, gestione del personale e sviluppo. Nelle piccole aziende i ruoli sono in genere svolti da un solo professionista, in quelle più grandi a ogni funzione corrisponde, invece, una specifica divisione guidata da un professionista a capo di un team di collaboratori. Una cosa è certa: per fare carriera come esperto di risorse umane bisogna avere alle spalle anni di esperienza in ciascuna delle funzioni citate.
Il compito dell’esperto è di pianificare l’inserimento del personale, partecipando alla ricerca e alla selezione, elaborando i profili dei candidati e affiancando i responsabili durante i colloqui.
Per quanto riguarda la gestione del personale già presente o appena inserito, l’esperto valuta eventuali esigenze di formazione e gestisce lo sviluppo della carriera occupandosi, a volte, anche di problematiche sindacali e cercando di fare da mediatore nelle politiche di retribuzione.
E’ una figura fondamentale per misurare il rendimento dei lavoratori e la loro soddisfazione, premessa importante per il raggiungimento degli obiettivi di un’azienda. Cura anche temi quali salute e sicurezza e, infine, può occuparsi di outplacement, ossia della ricollocazione dei dipendenti in uscita da un’azienda.
Formazione
Per esercitare questa professione non è necessario possedere alcun titolo di studio specifico; tuttavia, per la complessità e la responsabilità del lavoro che si andrà a gestire, è senza dubbio fondamentale, e ormai sempre più richiesto, avere una preparazione di livello universitario.
Le conoscenze di base possono essere fornite da diversi indirizzi di laurea. Per la maggior parte delle funzioni (in particolare per formazione, gestione e sviluppo) sono adatte generalmente le lauree umanistiche, tecnico-economiche o socio-psicologiche (Facoltà di Scienze della Formazione, Facoltà di Economia, Facoltà di Scienze Politiche) e tutti i vari corsi di laurea afferenti. Sono apprezzate anche la laurea in Ingegneria, possibilmente gestionale, e quella in Giurisprudenza. Chi si occupa di selezione deve essere preferibilmente laureato in Psicologia.
L’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà.
Per approfondire le basi ottenute durante il corso di laurea è consigliabile seguire un master, annuale o biennale, che fornisca una preparazione più mirata alla professione.
I master post-laurea in Gestione delle Risorse Umane o Organizzazione e Sviluppo delle Risorse Umane sono organizzati in molte città italiane.
Sono inoltre necessarie la conoscenza e la capacità d’uso delle tecnologie informatiche e telematiche, oltre a un’adeguata padronanza di una lingua straniera (preferibilmente l’inglese).
Accesso alla professione
La professione di esperto in gestione delle risorse umane non è riconosciuta, pertanto non esistono leggi che la regolamentino e albi professionali a cui iscriversi. Per diventare esperto in gestione delle risorse umane è necessario accumulare molta esperienza all’interno di un’impresa, iniziando come assistente e cercando di fare carriera per diventare dirigente d’area e poi, passo dopo passo, arrivare finalmente a occuparsi della gestione del personale. E’ un percorso lungo, che necessita di pazienza e continua preparazione per assumere la capacità di negoziare e di lavorare in gruppo, di porre problemi (problem setting) e di risolverli.